Il 26 ottobre 2019, a Bologna, il #GenerAzione Tour si è fermato ancora per trattare un’altra tematica fondamentale al giorno d’oggi: guida in stato di ebbrezza ed abuso di alcol.
La tappa di Bologna del #GenerAzione Tour organizzato dal Modavi in collaborazione con l’associazione Azione Universitaria, si è svolta presso la sala di Consiglio del quartiere Santo Stefano, proprietà del Comune di Bologna.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di 78 ragazzi, si è rivolto principalmente a giovani universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori. Questo perché avendo già la patente di guida od essendone prossimi all’acquisizione, sono risultati essere la fascia più idonea all’obiettivo dell’attività formativa e di sensibilizzazione.
La giornata, come da assegnazione, si è ispirata alla puntata n. 10 della fiction “13” (Thirteen Reasons Why), il cui tema riguarda in particolar modo la guida in stato di ebbrezza e lo stimolo che va incoraggiato rispetto al senso civico nelle giovani generazioni.
Pertanto, sono stati trasmessi alcuni estratti dell’episodio a sostegno del flusso del discorso dell’incontro. ?Per permettere comunque anche a chi non avesse visto la serie di esserne ugualmente consapevoli e di conseguenza essere coinvolti nell’attività.
L’evento si è svolto coinvolgendo come relatori dei professionisti di settori affini alla tematica sociale trattata. Ad ognuno è stato chiesto un intervento di 10 minuti per evidenziare le problematiche, circa il loro settore di lavoro, che gravano sulle giovani generazioni rispetto l’abuso di alcol e la guida in stato di ebbrezza.
In particolare sono stati invitati, Il Dott. Mattia Kolletzek, medico specializzando, conoscitore e studioso degli effetti inibitori dell’abuso di alcol. Il dott Kolletzek ha spiegato scientificamente quali siano gli effetti biologici che causa l’abuso di alcolici: in particolare riguardo l’inibizione dei riflessi e la capacità reattiva del conducente su strada.
La Dott.ssa Carolina Delvecchio, psicologa dedita alle dinamiche dell’inclusione sociale, ha illustrato le dinamiche del “branco” e come spesso i più giovani abusino di alcol per ottenere forme di accettazione nel contesto di gruppo, ponendo soluzioni a questa problematica di inclusione.
Nicolas Gianni Brigati, della polizia municipale, ha illustrato e sensibilizzato sulle norme vigenti in materia di guida in stato di ebbrezze e guida sicura, modalità di prevenzione e controllo, rischi e sanzioni derivanti dall’infrazione del codice.
Al termine di ciascuna presentazione, Stefano Cavedagna, moderatore dell’evento, lasciava spazio al dibattito ed alle esternazioni dei ragazzi partecipanti.
L’incontro è stato volutamente organizzato immaginando un rapporto di dialogo tra i relatori ed i partecipanti, al fine di permettere attraverso la condivisione di esperienze di sensibilizzare i ragazzi. Gli organizzatori hanno infatti ritenuto questo sistema più proficuo della classica lezione frontale unidirezionale.
Tra i ragazzi che sono intervenuti, in particolare va evidenziato l’intervento di Alessio Sanfelici. Alessio ha condiviso la sua esperienza di alcuni mesi addietro. É infatti stato coinvolto in un incidente d’auto causato da un suo amico, alla guida con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti. Condizione sicuramente inibitoria dei riflessi. Tale dinamica era stata generata da un abuso di alcol di gruppo tra ragazzini, una sorta di “gara” a chi resisteva di più.
Un altro intervento degno di nota è quello raccontato da Leonardo Minelli, che ha subito il ritiro della patente di guida a seguito di controlli dei Carabinieri, perché conduceva la sua auto avendo una tasso alcolemico superiore ai limiti, da neopatentato.
Tutti i ragazzi partecipanti hanno dimostrato grande interesse per i temi affrontati e, proprio grazie alla modalità di dialogo partecipata, sono riusciti ad aprirsi agli esperti relatori mettendo in atto quella che sembrava una vera e propria tavola rotonda piuttosto che un incontro frontale.
L’esito della tappa può definirsi come ampiamente soddisfacente sia per il numero di partecipanti sia per la qualità degli interventi da parte dei ragazzi.
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